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BIOGRAFIA
Nella casistica dell'imprenditoria bresciana, così densa di personalità forti, molte e varie sono le persone che hanno saputo cogliere le opportunità che lo sviluppo economico degli anni ‘60, l'accelerazione del processo tecnologico, il miglioramento delle condizioni di vita offrivano, soprattutto ai più attenti, ai capaci di iniziativa e di lavoro, di rischio e di coraggio. Nacquero quindi imprese del ferro, dell'acciaio, della metalmeccanica, dell’edilizia, con uomini partiti con le sole armi della propria iniziativa. In settori più delicati, più dipendenti dalle predisposizioni di acquisto e di crescita della gente, dalle inespresse esigenze culturali, l’avvio imprenditoriale era certo più difficile e complesso, esigeva sensibilità e predisposizioni naturali per conquistare il pubblico ed il successo. Dina Saottini, nata a Lonato sul lago di Garda, disponeva di ambizione e voglia di fare, aveva acquisito dalla cultura di crocevia del suo lago la sensibilità del bello, dell'arte, del confronto internazionale. La sua brescianità la portava al concreto, ad operare con la costanza e la determinazione necessaria ad un vero imprenditore.
Partì giovanissima con le iniziative legate alla promozione turistica di alcuni paesi del lago ancora incerti sulle prospettive e desiderosi di sviluppo che sul Garda significa turismo. Poi, cogliendo un'opportunità corrispondente ad una sua personale esigenza, consapevole della crescita economica e delle esigenze che aveva via via espresso, capì che il bello, l’arte, l'antico, potevano diventare un fatto economico significativo. Nella visione anticipatrice che l'ha sempre attratta, Dina Saottini intuì, tra i primi, la potenzialità del mezzo televisivo. Ciò in tempi in cui ancora stava nascendo, tra mille problemi, incertezze, difficoltà la prima televisione commerciale. Fu una sintesi felice di arte e comunicazione che seppe interpretare da protagonista, diventando ella stessa presentatrice, promotrice di prodotti culturali fino a quel tempo sconosciuti alla generalità dei cittadini. Era necessario per altro uscire dalla logica locale, affrontare il gran pubblico e la TV, la catena allora diffusa di tante piccole TV locali lo consentiva. Si sviluppa l'imprenditrice, con un carattere forte, convincente, consapevole del difficile ruolo di operatore economico. Diventa manager di artisti importanti, talvolta realizzatrice del loro stesso successo economico e di notorietà. Le sue aste diventano spettacoli televisivi, i protagonisti sono i Garosio, Cascella, Annigoni, Campigli e tanti altri.
Ma c'è la spinta creativa. Perché non produrre, fare in qualche modo dell'arte e promuoverla e diffonderla? Ecco dunque l'interesse per la moda, moderna forma d'arte con radici antiche, da disegnare e produrre. La “Galleria dell'arte” si mantiene e si sviluppa, ma si occupa sempre più di moda, di pellicceria, con una promozione che diventa nazionale, che attrae l’attenzione di un ampio mercato. Dina Saottini crea la sua propria filiera produttiva, con il suo marchio, e immagina e fa disegnare il prodotto, lo realizza, lo promuove e lo vende, dando all’ultima fase un qualcosa di spettacolare, una prova di convincimento, la selezione della clientela attraverso un uso intelligente del mezzo televisivo. Se può essere facile entrare nelle case con la TV, è assai difficile restarvi, sfuggire allo zapping, farsi ascoltare, descrivere i propri prodotti, attrarre attenzione ed interesse. Lei lo fa da sola, di fronte ad un pubblico sempre più numeroso ed esigente, proponendo cose realizzate ad hoc, con la sensibilità di chi conosce la gente, le sue ambizioni, le sue possibilità, le sue esigenze. Le sfilate televisive della “Boutique dell'arte” sono veri spettacoli e Dina Saottini è la protagonista della produzione e della comunicazione. L'azienda è ormai consolidata, di successo e di prestigio; è il frutto di un impegno costante, senza risparmio di energie, di fantasia, di investimenti. È il percorso imprenditoriale di una persona che ama il suo lavoro e raggiunge l'obbiettivo di abbinare all'esigenza imprenditoriale e commerciale la passione per l’arte, la moda, il bello che coltiva non allontanandosi mai dal Garda che sembra ispirarla, facendole superare la tentazione di offerte importanti di Fininvest, di Rai e di altri che la considerano un must per l'uso commerciale della TV. L'azienda, pur con l'aiuto dei figli Raffaele e Matteo, non può perdere il suo imprenditore, il suo patron. Che peraltro trova il tempo e le energie per dedicarsi al suo paese, al suo lago, mettendosi il servizio di buone cause come l’aiuto per i disabili, l’impegno sociale e politico per il territorio dove vive, il consiglio della Fondazione del museo di Villa Mazzucchelli, la collaborazione con la Comunità della regione del Garda, l'associazione turistica Blu Line, da lei fondata e presieduta. Già, perché nel frattempo Dina Saottini ha creato un suo gruppo, impegnato nel settore immobiliare ed alberghiero in programmi di ottimo livello. Una vita poliedrica attraverso l’arte, la moda, il turismo e la comunicazione, prevedendo gli sviluppi di una società complessa, sapendoli gestire con la particolare sensibilità femminile ma da vero imprenditore.
IL MIO IMPEGNO PER IL GARDA

Dina Saottini è la Fondatrice di Blu-Line,
l'Associazione di Imprese e di Imprenditori
del settore Turistico-Commerciale dell'area
gardesana.

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La 1000miglia 2008.
Incontri e interviste di Dina Saottini

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